Mondo

Sussidi: l’ Europa batte l’India a tonnellate

Agricoltura: la denuncia di Azione Aiuto. I Paesi ricchi donano ai loro contadini 55 euro a tonnellata di grano prodotto all’anno. L'India, solo 9 euro ad azienda agricola

di Carlotta Jesi

Il divario fra Nord e Sud del mondo, vale 300 miliardi di dollari l?anno. La cifra con cui i Paesi ricchi sostengono la loro agricoltura. Un sussidio sei volte più grande degli aiuti che destinano ai Paesi poveri e con un impatto disastroso sui contadini che vi abitano. Confrontare, per credere, la cifra con cui l?Europa incentiva ogni suo agricoltore con quella che stanzia il governo indiano: 55 euro a contadino europeo per ogni tonnellata annua di grano prodotto contro 9 euro l?anno ad azienda agricola indiana. Sono i numeri di uno scandalo che Azione Aiuto svela in Farmgate: un rapporto sull?impatto dei sussidi all?agricoltura nei Paesi in via di sviluppo che verrà pubblicato il 16 ottobre in occasione della Giornata mondiale dell?alimentazione. Il problema più grosso dei sussidi? Innanzitutto il fatto che, invece di diminuire del 25% entro il 2001, come i Paesi ricchi avevano promesso nel 1994 firmando l?accordo sull?agricoltura del Wto, sono aumentati. Del 10 % nei Paesi dell’Organisation for Economic Cooperation and Development, mentre il nuovo Farm Bill americano prevede un più 90% di aiuto all?agricoltura nei prossimi 5 anni. «Tutto questo mentre la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale spingevano i Paesi poveri a tagliare i sussidi in nome della liberalizzazione dei mercati», spiega Simona Seravesi di Azione Aiuto. Le conseguenze di questa doppia politica degli aiuti? Azione Aiuto le ha scoperte in Indonesia, un Paese che a causa dei sussidi ha addirittura cambiato dieta: dal riso ai cibi derivati dal grano, come i noodle. Seguendo le pressioni del Fondo monetario internazionale, l?Indonesia ha liberalizzato i suoi mercati, tagliato i sussidi all?agricoltura e iniziato a importare grano e farina dall?Europa. Continente da cui, tra il 1999 e il 2000, ha comprato 220mila tonnellate di materia prima per i suoi noodle contro le 40mila importate tra il 1998 e il 99. «Ma il vero scandalo dei sussidi all?agricoltura è la mancanza di trasparenza con cui vengono erogati», spiega Simona Seravesi. «In Italia (dove il sistema di erogazione è così frammentario che non siamo riusciti a sapere a quanto ammonta in totale il sostegno) come in Africa». Qualche esempio? Gli effetti devastanti delle importazioni di farina americana ed europea in Egitto. «Tra il 2000 e il 2002, l?Egitto ha importato quasi 4 milioni di tonnellate di grano a un prezzo inferiore a quello di mercato che ha rivenduto poi a basso costo al Kenya. Paese che non impone tasse sulle merci che provengono dall?Egitto poiché entrambi fanno parte del Common Market for Eastern and South Africa. Un?operazione che ha fatto crollare il prezzo della farina e la sua produzione in Kenya». Che fare? Nei prossimi quattro anni sia il Wto che l?Unione europea rivedranno le politiche di sostegno all?agricoltura. Azione Aiuto chiede a entrambe di ridurre gli aiuti nei Paesi ricchi, fermare le politiche di dumping e promuovere un?agricoltura sostenibile.


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